Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha riferito che nello Yemen la situazione umanitaria conseguente agli attacchi aerei sauditi è a dir poco catastrofica e sta peggiorando di giorno in giorno, coinvolgendo ormai ogni famiglia. Il mondo continua a ignorare lo scempio perpetrato sulla popolazione yemenita, e alla fame a cui è condannata a causa del collasso del Paese e del blocco degli aiuti e delle importazioni di cibo imposto dal regime di Riyadh e dai suoi alleati.
Le strutture ed il personale sanitario vengono sistematicamente colpiti dai raid della coalizione capeggiata dai sauditi; i danni subiti e il blocco applicato anche sulle forniture mediche stanno mettendo a rischio migliaia di vite, oltre che infliggere sofferenze inaudite alla popolazione privata dell’assistenza sanitaria.
Gazali Babiker, a capo di Medici Senza Frontiere nel Paese, ha dichiarato che l’aggressione saudita ha prodotto una tale emergenza umanitaria da travolgere le Organizzazioni e le strutture che sono sul campo. Secondo le Nazioni Unite, gli attacchi aerei hanno causato oltre 18mila morti e decine di migliaia di feriti, ma fonti yemenite riportano un numero di vittime molto più elevato.
È dal 26 marzo 2015 che Riyadh, senza alcun mandato dell’Onu né altra legittimazione, martella lo Yemen con attacchi terroristici ignorati dai media e dalla comunità internazionale, allo scopo di riportare al potere l’ex presidente Mansour Hadi, un proprio fantoccio attraverso cui ripristinare l’assoggettamento del Paese.
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